Hung Gar Kuen
Lo Hung Gar (洪家拳 o abbreviato hung kuen, o Hung Ga, o Hongjiaquan in Pinyin, pugilato della famiglia Hong) è uno stile di Kung Fu, classificato come Nanquan. È uno dei Guangdong wu daming quan (cinque nomi importanti di pugilato del Guangdong)
Storia dello stile
La nascita dello stile Hung Gar, che letteralmente significa "Stile della famiglia Hung", va fatta risalire al 1700 d.C., all'epoca della distruzione di un monastero shaolin del sud, Fu Jian Potin. Da questo riuscirono a salvarsi sette monaci i quali, secondo la leggenda, cominciarono a diffondere l'arte marziale del Kung Fu. In particolare uno di loro, Zhi Shan, conosciuto anche con il nome di Ji Sin Sim See, rifugiatosi nella "Fossa delle tigri", un monastero Shaolinsi del sud, trasmette le sue tecniche al mercante Hung Hei Gung. È con lui che si ha la nascita dello stile Hung Gar, decide infatti di codificare gli insegnamenti di Zhi Shan in quella che ricordiamo come la prima vera forma dello stile, la Gung Ji Fook Fu Kuen. Questa, sebbene sia la prima, viene usata tuttora dai maestri per testare il livello raggiunto dagli allievi, anche di quelli più esperti. La storia dell'Hung Gar continua con Luk Ah Choi e Wong Kay Ying, che si dice facessero parte del gruppo delle 10 tigri (GuangDong Sup Fu). A questi segue Wong Fei Hung, un maestro di grande importanza non solo per aver combattuto nella Prima Guerra dell'Oppio, ma soprattutto per aver posto le basi della scuola. Suo contemporaneo è Tid Kiu San ("avambraccio di ferro"), che viene ricordato per aver ideato la Tid Sin Kuen, la forma del filo di ferro, l'ultima dello stile. Con Lam Sai Wing però ci si discosta da questa corrente più antica e viene introdotta una nuova forma, la Mui Fa Kuen ("Forma del fiore di prugno"). Questa viene insegnata agli allievi che si avvicinano per la prima volta all'Hung Gar, in modo da indirizzarli verso l'acquisizione delle posture principali. La successione dei maestri prosegue con Lam Jo, Chiu Kao, Wong Lee e Chan Hon Chun, ultimi granmaestri universalmente riconosciuti da tutti i praticanti di Hung Gar.
Genealogia dei maestri
Tamo
Conosciuto soprattutto come Bodhidharma, era considerato da molti come un Bodhisathva, ovvero un essere illuminato che aveva rinunciato al nirvana per salvare l'umanità. Giunse in Cina fra il 526 e il 527 d.C. e si trasferì al tempio di Shaolin nella provincia di Henan, dove trascorse il resto della sua vita. Quando Ta Mo giunse al tempio, si accorse delle cattive condizioni fisiche dei monaci, dovute alla loro mancanza di esercizio fisico. Fu così turbato dalla gravità del problema che si ritirò a meditare in una grotta per nove anni (secondo altre fonti vi rimase per sette). In questo periodo scrisse due libri, ma solo il primo, lo "I Chin Ching" (Libro sui movimenti dei tendini e dei muscoli), è giunto fino a noi. È ritenuto il patriarca dello Kung Fu di Shaolin e del Buddhismo Chan.
Ji Sim
Il bonzo Ji Sim (至善禅师 in Pinyin Zhishan Chanshi) fu abate del monastero di Shaolin del Sud verso la fine del Settecento. Esperto nelle tecniche dure della tigre (fu jow), trasmise le sue conoscenze a Hung Hei Gung e Luk Ah Choy. Fu lui il creatore della forma Gung Ji Fook Fu Kuen.
Hung Hei Gung (1745-1825)
Il vero nome era Jyu. Egli era un lontano discendente del principe Leung della famiglia Ming. È il fondatore dello stile, acerrimo nemico dei Manchu, e grande combattente. Istruì un vasto numero di valorosi ribelli allo scopo di sovvertire il governo Ching.
Wong Tai
Discepolo diretto di Luk Ah Choy ed esperto erborista istruì il figlio nell'arte del Kung Fu.
Wong Kay Ying
Nacque all'inizio del XIX secolo. Sin da piccolo imparò il Kung Fu dal padre e dal suo maestro Luk Ah Choy con i quali praticò per oltre dieci anni. Con queste conoscenze divenne istruttore della fanteria militare di Canton, inoltre, grazie ai soldi guadagnati nel corso di quegli anni, poté aprire un negozio di erboristeria dove insegnava anche il suo kung fu. Questo locale si chiamava Bao Chi Lam.
Wong Fei Hung (1847-1924)
Combattente d'eccezione viene annoverato tra le dieci tigri di Canton ovvero tra i migliori maestri di tutta la Cina. Sviluppò notevolmente lo stile tanto da essere soprannominato il “padre dell'odierno Hung Gar”. Egli apprese dal maestro Tid Kiu Sam una forma per sviluppare l'energia interna (Qi/Hei) detta Tid Sin Kuen che introdusse nel sistema. Wong sviluppò inoltre la forma Fu Hok Seung Ying Kuen introducendo i principi respiratori del filo di ferro e ampliando il repertorio originale tramandato dai tempi di Hung Hei Gung. Molto più tardi creò la forma dei cinque animali (Ng Ying Kuen), simile alla Fu Hok ma con l'aggiunta delle tecniche del serpente e del leopardo. Si dedicò per tutta la vita al kung fu e alla medicina cinese ed ebbe molti allievi tra cui Lam Sai Wing e Tang Fong.
Lam Sai Wing (1860-1943)
Maestro di porta di questo secolo, durante la sua anzianità egli ebbe una profonda ispirazione che lo portò a riesaminare tutto il repertorio dello stile apportandovi numerose modifiche ed eliminando tutto ciò che era “inadatto” ai tempi moderni, questa è stata probabilmente la causa che ha originato numerose differenze tecniche tra le varie scuole di Hung Gar. Sai Wing ha reso il kung fu accessibile a tutti, aprendo le porte dell'insegnamento mentre, come sappiamo, per generazioni si era trasmesso solo all'interno dello stesso nucleo familiare. Per facilitarne la diffusione pubblicò anche tre volumi sull'Hung Gar (1917), ciò testimoniava la grande apertura mentale del maestro in accordo con i tempi e la società in fase di cambiamento.
Chan Hon Chung (1909-1991)
A 19 anni, si recò a Hong Kong, dove entrò a far parte della Società d'arti marziali di Lam Sai Wing diventando uno dei suoi allievi migliori. Nel 1936 si recò a Canton per affari, ai tempi delle aggressioni giapponesi la Cina si preparava per la guerra e a ChanHon Chun fu chiesto di allenare le nuove compagnie di spadaccini. Nel 1938 tornò a Hong Kong dove istituì l'Hong Chung Gimnasium e praticò tutta la vita il Dit Ta (la medicina cinese). Nel 1970 fondò l'Hong Kong Chinese Martial Art Association tutt'oggi esistente e alla quale aderiscono molti maestri di grande fama. Nel 1973 fu premiato dalla regina Elisabetta II con una medaglia al merito per i suoi contributi sociali. Morì nel 1991.
Armi
- Bastone due teste (Seung Tou Guan)
- Bastone della famiglia Lau (Lau gar Guan)
- Doppi coltelli a farfalla (Seung Wu dip Dou)
- Grande palo (Tai Guan /Pa Qua Guan)
- Spada curva (Daan Dou)
- Lancia (Ying Cheong)
- Forcone (Tai Pa)
- Spada dritta (Kim)
- Alabarda (Kwan Dou)
- Panca (Kiu Dung)
Queste sono le armi principali adottate dallo stile Hung Gar. Secondo la tradizione cinese possono essere divise in armi Yin e Yang. Le prime sono considerate armi femminili, veloci, leggere e precise, come la spada dritta; le altre invece sono maschili, più lente, forti e potenti, come l'alabarda. Può essere fatta inoltre un'altra distinzione: armi proprie ed armi improprie. Le prime nascono con lo specifico intento di essere utilizzate quali armi; le seconde invece, in origine non lo erano, ma invece strumenti di lavoro, spesso di origine rurale (come il bastone a due teste o il forcone) o a volte provenienti da altri mestieri (come i coltelli a farfalla, strumenti da lavoro di macelleria). Questa tipologia di armi perciò entrò solo successivamente a far parte della tradizione marziale, quando lo stile cominciò a diffondersi e ad essere praticato dalla popolazione.
Forme principali
- Moi Fa Kuen ( Pugno del fiore di prugno)
- Lau Gar Kuen (Pugno della famiglia Lau)
- Gong Ji Fook Fu Kuen ( ideogramma della forza, sottomettere la tigre)
- Wu Dip Jeung (Forma dei palmi a farfalla)
- Fu Hok Seung Ying Kuen (Doppia forma della tigre e della gru)
- Ng Ying Kuen (forma dei cinque animali)
- Sup Ying Kuen (Pugno delle dieci vie o dei dieci modelli (5 animali - 5 elementi))
- Tid Sin Kuen (Pugno del filo di ferro)
- Sap Juet Sao ("10 palmi che uccidono")
- Loon Kow Tit Kiu Kune ("Ponte dei 9 draghi")
Gau Dok Sau (le nove mani velenose) è una forma basata sulle teorie dell’Hung Gar, di cui le più importanti sono: 4 principi di combattimento base, 3 principi di combattimento difensivi, 3 punti di potenza, 3 punti di equilibrio, 5 elementi di teoria, 12 modelli, 12 ponti e 9 veleni. Il leggendario Wong Fei Hung assieme al suo discepolo Lam Sai Wing concluse che tutte le tecniche offensive dell’Hung Gar erano derivate da 9 importanti movimenti d’attacco. Gli attacchi erano così potenti che se uno qualsiasi di questi fosse andato a segno, avrebbe terminato il combattimento: per questo furono detti ‘9 veleni’. Essi includono:
· Darn lung chut hoi - Il drago emerge dal mare. Questa tecnica è un potente pugno rovesciato. Utilizzato soltanto in un momento decisivo, basa la sua potenza sull’assioma ‘un colpo, un uccisione’. Il movimento che viene simboleggiato è Darn lung chut hoi.
· Ok ding - La testa della gru. Questo è un colpo distruttivo a ‘occhio di fenice’. Viene utilizzato per attaccare punti vulnerabili. Il movimento simboleggiato è ‘l’attacco della testa della gru’.
· Mang fu jow – L’artiglio della tigre selvaggia. Questo è un artiglio di tigre potente e rappresentativo della ferocia del sistema. I movimenti simboleggiati sono ‘la tigre appare fuori della caverna’ e ‘la tigre selvaggia afferra l’agnello’.
· Tsoy lum pow choy – Il montante che cavalca l’acqua. E’ un potente movimento di scagliare verso l’alto l’avambraccio e il pugno. L’avversario è letteralmente sollevato dalla sua posizione. Il movimento simboleggiato è ‘lanciare la palla sull’onda’.
· Chen ji sao – La mano a mille caratteristiche. E’ un colpo di palmo verso aree vitali. Il movimento simboleggiato è ‘le due forme di Chen ji sao’.
· Biu chun jee - Le dita che colpiscono di un pollice. E’ un attacco basato sulla punta delle dita utilizzate per colpire aree vitali. Il movimento simboleggiato è ‘il corpo che ruota Biu chun jee’.
· Wu dip chang – I palmi della farfalla. Questo movimento usa due mani per colpire simultaneamente, di solito una sopra l’altra. Nel colpire frontalmente, ci si dirige verso il viso e i genitali. Colpendo nella zona posteriore , alla nuca e ai reni. Il movimento simboleggiato è ‘le farfalle gemelle si dividono e prendono il volo’.
· Jin kuen – Il pugno della freccia. Da una posizione del cavaliere bassa, il Jin Kuen passa attraverso l’avversario. La forza discende da radicamento della posizione. I bersagli più utilizzati sono le costole basse, l’inguine e lo sterno. Questo lo rende un colpo molto efficace. Il movimento simboleggiato è ‘l’otto separa jin kuen’.
· Mo yin gerk – Il calcio senza ombra. Si dice che i calci di Wong Fei Hung non lasciassero ombra. I calci dell’ Hung Gar sono di solito un attacco di sorpresa. La visione dell’avversario è bloccata dalle mani. I movimenti rappresentati sono: ‘la gru su una zampa/il calcio a coda di tigre’ e ‘la tigre/il drago esce con un balzo’.
Tutte le tecniche utilizzate nelle forme Hung Gar dipendono da principi o variazioni di queste nove tecniche. La correlazione tra i nove veleni e le loro varianti sono:
· Darn lung chut hoi – Tutti i colpi di pugno orizzontali
· Ok ding – Il colpo specializzato a occhio di fenice
· Mang fu jow – Tutti i colpi ad artiglio
· Tsoy lum pow choy – Tutti i colpi ruotati
· Chen ji sao – Tutti i colpi di palmo
· Biu chun jee – Tutti i colpi con le dita
· Wu dip chang – Tutti i doppi colpi
· Jin Kune – Tutti i colpi di pugno verticale
· Mo yin gerk - Tutte le tecniche di calcio Hung Gar
Gau dok fa riferimento al combattimento a corta distanza: improvvisamente una forza esplosiva è espulsa verso l’avversario. Il detto ‘più vicino di un pollice, più pericoloso con un pollice’ dà questa idea.
Le tecniche difensive incorporate nella forma sono basate sulla forma del ‘filo d’acciaio’. La difesa è basata su fu e cham (ondeggia e affonda). Fu è la potenza di sollevare e cham è la forza che si contrae. Fu e cham sono sviluppati attraverso yee ji kim yeung ma (la posizione ruotata e addotta con i piedi verso l’interno) (da qui si comprende uno dei motivi per cui questa posizione è stata adottata in stili ‘cugini’ dell’Hung Gar più recenti, quali il Wing Chun), così come le altre posizioni centrate verso il basso.
Il gau dok kuen allena il praticante in tre fasi:
· Sviluppo della posizione. Il footwork deve essere rapido e libero. Devono essere padroneggiate azioni evasive, di avanzamento e di arretramento; è anche incrementata la stabilità. Allorchè il. praticante di Hung Gar si ferma, è solido come una roccia.
· Accuratezza.Sacchetti di sabbia e manichini di legno di vario tipo sono usati per imparare a colpire accuratamente 12 punti sul corpo. Questo allenamento svilupperà potenza nei polsi e una buona coordinazione oculo-manuale. In aggiunta l’allenamento del ‘palmo d’acciaio’ aumenta l’efficacia.
· La fase finale è l’allenamento in combinazione dei colpi velenosi. Sempre mirare uno dei dodici punti vitali e sempre colpire ciò che tu sei preparato a distruggere.
Solo la pratica diligente e assidua sotto la guida di un maestro altamente qualificato può assicurare la completa padronanza di questa forma.
La vera essenza di qualsiasi forma è la padronanza di se stessi.
Questo può essere al meglio rappresentato nel poema ‘sil lum pai’ che somma i dodici livelli del gung fu.
Per praticare gung fu naturalmente,
bisogna iniziare con ‘un cavallo stabile’,
gli occhi devono guardare in ogni direzione,
usare mani rapide per la protezione,
qualsiasi azione prima che tu parta,
inizia sempre con un cuore calmo,
morbido come il cotone e duro come l’acciaio,
devi sentire i cinque cancelli del tuo corpo,
l’azione si sviluppa mentre la difesa si trasforma in offesa,
4 once dissipano 1000 libbre,
attacca in 8 modi, evita l’uccisione,
pratica e persevera per mantenere l’abilità,
come due serpenti in un combattimento feroce,
non puoi dire dove sia seduto il Budda.